​"​Contrastare gli effetti della menopausa sul pavimento pelvico e su tutto ciò che ne consegue, è possibile e alla portata di tutte.”


​La menopausa rappresenta un cambiamento importante nella vita di una donna, non solo a livello fisico, ma anche mentale. È essenziale capire che si tratta di fase una fisiologica della vita come lo è  stata la pubertà a suo tempo, non di una problematica o una malattia. È un momento di passaggio da vivere con serenità e, soprattutto, con consapevolezza per non farsi travolgere da “scombussolamenti” fisici che possono cambiare il nostro corpo, ma anche renderci più sensibili e fragili a livello psicologico

La menopausa corrisponde al momento della scomparsa del ciclo mestruale dovuta alla cessazione dell'attività  ormonale delle ovaie. Il nome "menopausa" infatti deriva dal greco menos = mese e pausis = cessazione. L'età media dell'entrata in menopausa in Europa è intorno ai 50 anni di età, in Italia in particolare è verso i 52 anni, ma l'arco di tempo in cui la menopausa si può manifestare è piuttosto ampio, infatti può spaziare dai 45 ai 55 anni, restando sempre nell'ambito della normalità. Si parla di menopausa "precoce" se essa compare prima dei 40 anni e di menopausa tardiva se si manifesta dopo i 54 anni.

Con il termine di menopausa indotta ci si riferisce alla cessazione dei cicli mestruali in seguito all’asportazione delle ovaie (con o senza isterectomia) o alla soppressione della funzione ovarica in seguito alla somministrazione di terapie come ad esempio la chemioterapia o la radioterapia.

Il segnale che sta iniziando la menopausa è un'irregolarità del ciclo mestruale, conseguenza del cambiamento ormonale in atto, che può saltare qualche mese, o anche diventare più o meno abbondante, a seconda del rapporto fra gli ormoni estrogeno e progesterone che si presenta in quel momento. Le alterazioni ormonali favoriscono in alcune donne la comparsa di sintomi tipici con un’intensità variabile da soggetto a soggetto.

I  sintomi più comuni sono  le "vampate di calore" (o caldane), che consistono in un'improvvisa sensazione di calore alla parte superiore del corpo (viso, collo e busto), con abbondante sudorazione e forte arrossamento soprattutto del viso. Ciò​ provoca un grande disagio nella donna, anche nei suoi rapporti con gli altri, perché è impossibile da ignorare e mascherare.

Queste vampate avvengono anche di notte e disturbano notevolmente il sonno, oltre che essere molto fastidiose perché provocano una sudorazione molto abbondante. Una delle cause di questi improvvisi sbalzi di temperatura pare che sia un'alterata funzione dei centri deputati alla regolazione della temperatura corporea, che provoca una vasodilatazione periferica, da cui derivano gli arrossamenti, le vampate e le sudorazioni.

La carenza di ormoni ovarici influisce anche su alcune sostanze chimiche del cervello, che influenzano i meccanismi regolatori del tono dell'umore, dell'attenzione ed il comportamento: si possono registrare infatti in questo periodo sbalzi dell'umore, ansia, insonnia, irritabilità, difficoltà di concentrazione, talvolta depressione. L'insonnia in particolare trova spiegazione nel ruolo che hanno gli ormoni di regolare fisiologicamente il ritmo sonno-veglia, inoltre le sudorazioni notturne giocano un ruolo di disturbo del sonno, da non sottovalutare.

Ma le due conseguenze maggiori che la menopausa può portare sono quelle a carico dell'apparato scheletrico e del sistema cardiocircolatorio: infatti dopo i 50 anni, con la menopausa, una donna su quattro va incontro al fenomeno dell'osteoporosi, cioè alla rarefazione della struttura dell'osso e ad una decalcificazione che può aumentare il rischio di fratture. Osteoporosi infatti significa proprio "ossa porose", cioè ossa la cui struttura ne determina la fragilità, ed i suoi sintomi purtroppo sono silenti per molto tempo; quando la malattia arriva a manifestarsi con dolori ossei, difficoltà nella deambulazione, incurvamento della colonna vertebrale, eccetera, essa è già in fase avanzata, perciò all'inizio della menopausa sarebbe bene sottoporsi, dopo consultazione col proprio medico, ad un esame specifico, la M​OC (Mineralometria Ossea Computerizzata), che è in grado di diagnosticare precocemente la malattia, così da prendere gli opportuni provvedimenti prima che essa possa creare dei danni.

Le donne maggiormente predisposte all'osteoporosi sono quelle di pelle bianca, con ossatura piccola, costituzione esile, con menopausa precoce, fumatrici, forti consumatrici di alcool e quelle che hanno precedenti familiari. L'apparato cardiocircolatorio nella donna viene protetto dalla presenza di estrogeni, ma quando essi vengono a mancare possono aumentare sia i trigliceridi, sia il colesterolo nel sangue, soprattutto l'LDL, il cosiddetto colesterolo cattivo, mentre può diminuire il colesterolo buono, l'HDL, con tendenza all'accumulo di placche aterosclerotiche nelle arterie, quindi si può andare incontro con più facilità a danni dell'apparato circolatorio.

La pelle subisce, durante la menopausa, una perdita di elasticità e freschezza per via della riduzione del tessuto di sostegno, il collagene, che risente maggiormente della carenza di estrogeni; tuttavia l'invecchiamento della pelle è un fenomeno molto soggettivo e si manifesta in misura molto diversa da donna a donna.

​Uno dei timori delle donne che arrivano alla menopausa è quello di aumentare di peso, ma questo spesso avviene non solo per il cambiamento dell'equilibrio ormonale, ma anche per i normali processi di invecchiamento dell'organismo, che con l'età modifica il suo metabolismo, che rallenta, e quindi si ha un minore dispendio di calorie, per cui si dovrebbe automaticamente diminuire l'apporto calorico, non più adeguato. Infatti se fino a qualche anno prima l'introduzione di un certo numero calorie corrispondeva ad un loro consumo totale, con l'età le calorie consumate saranno meno, con un residuo di calorie non utilizzate che verranno immagazzinate sotto forma di grasso: bastano queste calorie in più ogni giorno per acquistare diversi chili in un anno! Quindi arrivati ad una certa età si dovrebbe  comunque rivedere la propria alimentazione, a prescindere dalla menopausa.

Tuttavia talvolta l'aumento di peso è dovuto anche al fatto che si mangia di più per via dell'umore, che abbiamo detto può essere un po' depresso, e sappiamo che il cibo ha una grande azione consolatoria!

Oltre a ciò dobbiamo anche considerare che spesso si fa meno movimento e quindi il dispendio calorico diminuisce ulteriormente, da cui la maggior tendenza all'aumento di peso. Anche la ghiandola mammaria  risente della mancanza di ormoni, infatti perde volume e turgore con aumento del tessuto adiposo che sostituisce quello ghiandolare.

Gli inconvenienti legati alla menopausa però non si manifestano sempre tutti, e in tutte le donne; in alcune sembrano non esserci del tutto, in altre si manifestano solo alcuni disturbi, in altre ancora invece i disagi si presentano contemporaneamente in diverso grado, e possono essere anche molto evidenti e fastidiosi. La menopausa porta delle modificazioni anche agli organi sessuali femminili: l'utero infatti risente subito dell'irregolarità nella produzione dei due ormoni che vengono a mancare, gli estrogeni e il progesterone, e reagisce diminuendo di volume per via dell'assottigliamento della sua massa muscolare e dell'endometrio, il tessuto che ne tappezza le pareti interne. Le stesse ovaie, cessando la loro funzione di secrezione ormonale, riducono la loro massa e gradualmente si atrofizzano.

Anche i tessuti vaginali e dell'apparato urinario vanno incontro ad atrofizzazione, con conseguente maggior facilità alle infezioni, con cistiti ricorrenti e secchezza delle mucose, che può comportare difficoltà nei rapporti sessuali. Al di là dei sintomi più evidenti, come le vampate di calore, gli sbalzi umorali e l'aumento di peso, la menopausa provoca cambiamenti importanti anche a un livello più nascosto, ma non certo meno importante.

IL PAVIMENTO PELVICO NELLA MENOPAUSA 

Stiamo parlando del pavimento pelvico, l'insieme di muscoli che funge da sostegno per gli organi addominali  e per  gli organi genitali femminili, e che ha perciò un ruolo fondamentale per il benessere della donna, anche a livello sessuale.

Il pavimento pelvico  come sappiamo è un insieme di muscoli dalla forma romboidale, una specie di “amaca” sulla quale si appoggiano gli organi interni femminili. Il drastico rallentamento della produzione di estrogeni da parte delle ovaie, insieme al progressivo invecchiamento, provoca dei mutamenti tangibili alla tonicità e all'elasticità dei muscoli del pavimento pelvico: essi diventano  più deboli e tendono ad assottigliarsi, e la loro risposta in termini di contrazione  e rilassamento risulta alterata.

Progressivamente il pavimento pelvico riduce la sua capacità di sostenere gli organi, ecco la ragione dei prolassi, come il prolasso uterino e il prolasso vescicale e di rispondere agli stimoli in modo efficace (con la comparsa di incontinenza urinaria e in certi casi anche fecale). L'incontinenza è infatti uno dei disturbi che più frequentemente si accompagna alla menopausa in quanto si riduce la capacità muscolare di aprire e chiudere uretra e ano.

Estremamente limitanti possono essere anche i disturbi legati alla sfera sessuale che si accompagnano alla menopausa. Non solo la diminuzione di estrogeni provoca un calo del desiderio sessuale e la quasi totale scomparsa della lubrificazione naturale, ma la perdita di tono da parte del pavimento pelvico può rendere i rapporti sessuali dolorosi e poco piacevoli. La capacità dei muscoli pelvici e quindi della vagina di contrarsi è infatti fondamentale per provare piacere durante il sesso e per raggiungere l'orgasmo. E in caso di prolasso vaginale, dell'utero o di altri organi, la piacevolezza del sesso ne risente ulteriormente.

COME CONTRASTARE GLI EFFETTI DELLA MENOPAUSA

Contrastare gli effetti della menopausa sul pavimento pelvico e su tutto ciò che ne consegue, è possibile e alla portata di tutte.

​L'ideale sarebbe giocare d'anticipo, iniziando a prendersi cura del proprio pavimento pelvico già da più giovani, e in particolar modo in seguito a gravidanze e parti, ma non è mai troppo tardi perché il benessere non ha età e si è sempre in tempo per dedicarsi tempo.

  • Il PRIMO PASSO è riconoscere e accettare che c’è un problema e durante la menopausa il pavimento pelvico lancia i suoi segnali d’allarme, fa percepire che è stato un po’ trascurato e che in questo momento ha bisogno di attenzione e cure. Non bisogna rassegnarsi a convivere con certe problematiche pensando che non ci sia più nulla da fare e che sia normale avere disturbi intimi ad una certa età soprattutto se si hanno avuto più parti.
  • Il SECONDO PASSO è rivolgersi ad un professionista esperto nella riabilitazione delle disfunzioni del pavimento pelvico che saprà fare una corretta valutazione e saprà impostare un piano terapeutico di presa di coscienza e di gestione della muscolatura del pavimento pelvico, delle pressioni addominali e della postura globale della donna

Fino a pochi anni fa molte donne consideravano la menopausa quasi una malattia per una visione sbagliata spesso favorita da modelli di pensiero e sociali errati. La menopausa veniva percepita come un cambiamento importante, ma negativo: il momento in cui si invecchia e la paura di non essere più donna come prima era tale da portarle ad affrontarla malissimo dal punto di vista psicologico. Oggi invece una donna a 50 è ancora giovane e molto attiva socialmente, nel lavoro e sessualmente. La visione popolare della menopausa coincide così con una nuova fase della vita che va vissuta serenamente e informandosi  sulle varie possibilità di controllare e migliorare i sintomi che la accompagnano.