​“Il segreto è riscoprirlo, valorizzarlo e riconoscerlo
come uno dei principali pilastri della salute femminile.”


“Ogni volta che ho un rapporto con il mio compagno...è come se fosse la prima volta!”
“Oltre alla vampate...anche li sotto è completamente diverso!”
“Non mi riconosco più...eppure non sono così vecchia”
“Stavo giocando con il mio nipotino, facendo un salto mi sono bagnata tutta”
“Rivoglio il mio benessere intimo!”

Queste sono alcune delle frasi che spesso mi condividete durante una consulenza in ambulatorio. Non vi conoscete tra voi, avete diverse età, svolgete le mansioni più disparate, avete uno stile di vita vario. Eppure avete in comune la stessa cosa: state varcando la soglia della menopausa (o ci siete già!).  Fortunatamente alcune di voi non hanno mai sperimentato vampate di calore, sudorazioni notturne o dolori articolari: la maggior parte tuttavia ha subito rilevato grossi cambiamenti “là sotto”. Infezioni recidivanti da candida, cistiti urinarie frequenti, secchezza vaginale, dolore nei rapporti, incontinenza urinaria da sforzo o da urgenza: sono queste le principali problematiche che interessano il pavimento pelvico femminile in menopausa.

Nel periodo menopausale la drastica riduzione degli ormoni sessuali circolanti, conseguente alla sospensione dell'attività ovarica, comporta  una serie di cambiamenti sia a livello psicologico che fisico condizionando non poco la qualità della vostra vita. Anche il pavimento pelvico ne risente:

  • perdita di tono muscolare, spesso associato a fughe involontarie di urina o gas sotto sforzo (al colpo di tosse, allo starnuto, sollevando un peso, camminata, corsa, salto…)
  • prolasso degli organi pelvici, soprattutto di utero  e vescica, con conseguente disagio e senso di pesantezza o ingombro a livello vaginale
  • perdita di elasticità dei tessuti, causata dalla carenza di collagene, con comparsa di prurito e bruciore a contatto con slip o indumenti aderenti
  • viraggio del pH vaginale, da acido a basico, con maggiore predisposizione alle infezioni batteriche
  • carenza o assenza di lubrificazione vaginale, con conseguenti rapporti sessuali dolorosi se non addirittura impossibili

Alcune di voi accettano passivamente questi cambiamenti “perchè è normale alla mia età!”.

Fortunatamente la maggior parte non si arrende e inizia a dare importanza a questa parte del corpo mai considerata prima. Noi donne agiamo spesso in questo modo: resistiamo, ci impegniamo quotidianamente nel lavoro, dedichiamo anima e cuore alla famiglia, alla casa, mettendo sempre in secondo piano la nostra salute. Il pavimento pelvico è sempre stato uno spettatore silenzioso, poco considerato, perennemente sottoposto a stili di vita frenetici ed errati: fino a quando con il sopraggiungere della menopausa comincia a ribellarsi ed a farsi sentire.

“ECCO CHE NON PUOI PIU’ RIFIUTARTI DI ASCOLTARLO!”

Come agire allora? Come evitare o almeno contenere tali inconvenienti?

  • PRIMO PASSO: CORRETTA INFORMAZIONE. Noi operatori abbiamo un ruolo fondamentale perchè è importantissimo iniziare ad educare al riconoscimento e alla cura del proprio pavimento pelvico già nelle prime fasi adolescenziali, durante le visite ginecologiche di routine e durante gli incontri per il pap test.
  • SECONDO PASSO: PREVENZIONE. Ruolo fondamentale hanno la prevenzione e la cura del pavimento pelvico in gravidanza e nel post partum. Episiotomie, lacerazioni, emorroidi e altre disfunzioni possono essere prevenute oltre che riabilitate.
  • TERZO PASSO: PRENDERSI CURA. Infine con l'arrivo della menopausa proporre diversi approcci conservativi affinchè tu possa evitare, limitare o risolvere le disfunzioni perineali, tra cui  l'incontinenza urinaria e fecale e il dolore durante i rapporti.

I principali strumenti a disposizione sono i seguenti:

  • la chinesiterapia, che consiste nell'esecuzione di esercizi mirati alla contrazione e al rilassamento del pavimento pelvico, indispensabile per rinforzare tutta la struttura e che permette anche di aumentare la lubrificazione e la sensazione di piacere sessuale a livello genitale.
  • Il biofeedback, che consiste nell'utilizzo di una sonda capace di registrare una contrazione o un rilassamento muscolare che la donna non è in grado di percepire, trasformando questo movimento in un segnale visivo e acustico tracciabile sullo schermo di un computer.
  • L'elettrostimolazione, una tecnica passiva fondata sull'uso di di appositi elettrodi e relativi impulsi elettrici in grado di stimolare i muscoli del pavimento pelvico.
Due donne fanno ginnastica per il pavimento pelvico

Al giorno d'oggi quindi abbiamo molte più risorse rispetto al passato. Fino a pochi anni fa non esistevano molte alternative: assorbente sempre in borsa e interventi chirurgici erano le uniche soluzioni possibili, con non poche conseguenze.

Oggi in menopausa star bene con il proprio corpo e il proprio pavimento pelvico è possibile: il segreto sta nel riscoprirlo, valorizzarlo e riconoscerlo come uno dei principali pilastri della salute femminile.