​“Il nostro intestino funziona come un secondo cervello, in equilibrio perfetto. Se viene disturbato da fattori interni o esterni questo equilibrio si rompe.”


COS’E’ LA STIPSI?

Il termine "stipsi" detta anche stitichezza o costipazione, deriva dal greco styphein che significa “stretto” ed indica una difficoltà nell'espletamento della funzione intestinale che può impattare notevolmente sulla qualità della tua vita.

Ma partiamo dalla sua definizione: “difficoltosa o infrequente evacuazione con sensazione di incompleto svuotamento intestinale”. La stipsi è causata da due meccanismi principali, che possono essere anche associati fra di loro: rallentato avanzamento del contenuto intestinale nel colon e difetto nell’espulsione delle feci dal retto.

Come puoi leggere dalla definizione la stipsi è una “sensazione”, un sintomo, non una malattia. Ma non per questo dev’essere sottovalutata, anzi, se ne soffri o ne hai sofferto in passato saprai bene come influenza negativamente la qualità di vita e il tuo benessere.

CHI COLPISCE?

È una problematica molto comune che coinvolge circa il 15% della popolazione, in modo particolare quella femminile ed è un disturbo che tende ad aumentare con l’età.

È importante ricordare, però, che la frequenza defecatoria è molto soggettiva e può variare da tre evacuazioni al giorno a tre a settimana.

QUALI SONO I SINTOMI DELLA STIPSI?

Essendo un disturbo che può essere correlato a varie cause, che non coinvolgono solamente l’intestino, i suoi sintomi si riflettono su tutto il corpo.

I sintomi riferiti dalle persone che soffrono di stitichezza sono:

  • Ridotta frequenza delle evacuazioni
  • Presenza di feci dure, caprine
  • Ridotto transito del bolo fecale
  • Sforzo eccessivo e prolungato durante la defecazione
  • Sensazione di ostruzione
  • Senso di non completo svuotamento
  • Necessità di aiutarsi manualmente o utilizzando ausili (supposte e clisteri)
  • Ragadi anali
  • Emorroidi
  • Prurito e bruciore anale e perineale
  • Gonfiore addominale
  • Dolore al basso ventre
  • Sensazione di peso
  • Prolasso ano-rettale
  • Meteorismo
  • Cistiti ricorrenti
  • Candidosi
  • Inappetenza
  • Alitosi
  • Lingua impaniata
  • Cefalea

QUALI SONO LE CAUSE DELLA STIPSI?

Possiamo distinguere tre tipologie diverse di stipsi:

  • Stipsi da rallentato transito: è causata da un transito rallentato delle feci attraverso il colon
  • Stipsi da ostruita defecazione: in cui le feci vengono espulse a fatica a causa di un ipertono del muscolo pubo-rettale del perineo
  • Stipsi da perineo discendente: in cui il pavimento pelvico risulta avere un marcato ipotono e scende durante la spinta defecatoria

Non dobbiamo dimenticare che in genere la stipsi non è correlabile ad una singola causa, ma è riconducibile ad una serie di concause. Il nostro intestino funziona come un secondo cervello, in equilibrio perfetto. Se viene disturbato da fattori interni o esterni questo equilibrio si rompe.

La stipsi da rallentato transito

Le cause della stipsi da rallentato transito sono:

  • ALIMENTAZIONE: dal secondo dopo guerra è cambiato il nostro stile di vita, a partire dall’alimentazione. Oggi assumiamo molti più alimenti derivati da animali (carne e latticini) e abbiamo diminuito l’assunzione di frutta e verdura. Inoltre ci idratiamo meno e consumiamo più caffè, abitudini che non aiutano la motilità intestinale.
  • S​TRESS: lo stress influenza direttamente il sistema nervoso sovraccaricando l’intestino che fatica a lasciar andare e si impigrisce.
  • SEDENTARIETA’: assieme ad un’alimentazione povera di fibre e allo stress quotidiano, la sedentarietà crea il mix perfetto per la comparsa e il mantenimento della stipsi. Il nostro intestino infatti ha bisogno di attività fisica regolare e moderata per funzionare regolarmente.
  • FARMACI: tra le cause principali troviamo anche l’uso frequente di alcuni farmaci come antiacidi, calcio-antagonisti utilizzati nel trattamento dell’ipertensione, antidepressivi e antidolorifici in particolar modo quelli contenenti oppiacei.
  • GRAVIDANZA: circa l’80% delle gestanti riferisce di soffrire di stitichezza sia per effetto della pressione dell’utero sulle anse intestinali sia per effetto degli ormoni della gravidanza che rallentano il transito del bolo fecale.
  • EMOZIONI: la regolarità e la fisiologia intestinale hanno una forte componente psicologica e possono essere influenzate da ansia o paura causando una tendenza a trattenere o al contrario un effetto vagale che porta ad avere l’effetto opposto: la dissenteria.

Essendo un disturbo che può essere correlato a varie cause, che non coinvolgono solamente l’intestino, i suoi sintomi si riflettono su tutto il corpo.

I sintomi riferiti dalle persone che soffrono di stitichezza sono:

  • Ridotta frequenza delle evacuazioni
  • Presenza di feci dure, caprine
  • Ridotto transito del bolo fecale
  • Sforzo eccessivo e prolungato durante la defecazione
  • Sensazione di ostruzione
  • Senso di non completo svuotamento
  • Necessità di aiutarsi manualmente o utilizzando ausili (supposte e clisteri)
  • Ragadi anali
  • Emorroidi
  • Prurito e bruciore anale e perineale
  • Gonfiore addominale
  • Dolore al basso ventre
  • Sensazione di peso
  • Prolasso ano-rettale
  • Meteorismo
  • Cistiti ricorrenti
  • Candidosi
  • Inappetenza
  • Alitosi
  • Lingua impaniata
  • Cefalea

MA ESISTE UN COLLEGAMENTO TRA STIPSI E PAVIMENTO PELVICO?

La stipsi da ostruita defecazione e da perineo discendente.

Ci sono delle abitudini defecatorie che possono diventare dannose per il tuo pavimento pelvico, come l’abitudine di non ascoltare il primo stimolo defecatorio e a rimandarlo, o l’abitudine di spingere a bocca chiusa in modo inappropriato esercitando in questo modo una esagerata pressione sul pavimento pelvico e non permettendone la fisiologica risalita.

COME POSSIAMO MIGLIORARE LA STIPSI?

  • Alimentazione: dieta ricca di fibre e povera di grassi saturi e zuccheri
  • Idratazione: un apporto di liquidi pari a 1,5 – 2 L di acqua distribuiti uniformemente nell’arco della giornata rende le feci più morbide e ne facilita il transito
  • Attività fisica: svolgere attività fisica moderata per 1 ora 3 volte la settimana facilità l’attività intestinale
  • Dedicare il giusto tempo per le funzioni intestinali: non rimandare il primo stimolo defecatorio e prendersi il tempo necessario è fondamentale per migliorare questo tipo di stipsi.
  • Massaggio colico: associando al miglioramento dello stile di vita il massaggio colico la situazione clinica può migliorare significativamente.
  • Riabilitazione posturale e del pavimento pelvico: una figura esperta nella postura e nella riabilitazione perineale può guidarti nell’imparare a lasciar andare i muscoli coinvolti durante la defecazione, ad assumere la corretta postura e ad eseguire la corretta spinta defecatoria. Nel caso di un pavimento pelvico discendente è necessario rinforzare la muscolatura perineale attraversa una riabilitazione mirata.

Ad ogni modo, in tutti e 3 i casi di stipsi il fai-da-te e l’automedicazione raramente ti permettono di risolvere la stipsi e talvolta possono peggiorarla.

Per risolvere definitivamente e a lungo termine la stipsi è fondamentale che tu consulti uno specialista nel settore della riabilitazione del pavimento pelvico che, una volta individuato il problema, ti seguirà e ti indicherà il piano terapeutico più appropriato.