“Il Travaglio e il Parto sono momenti in cui abbandonare il controllo e la tua parte razionale. per accogliere la nascita e i suoi tempi.”

Una delle domande che più spesso mi ponete durante i Per-Corsi di Accompagnamento alla Nascita è come posso gestire il dolore del parto?”. Mi dispiace deluderti ma il dolore del parto è l’unica esperienza dolorosa della tua vita che non va gestito ma accolto.

Per comprendere meglio come poter accogliere il dolore del parto e affrontare in modo fisiologico la nascita, è utile innanzitutto chiarire da dove origina e quale percorso compie questo dolore unico nel suo genere.

Lo stimolo doloroso nasce a livello di utero, bacino e pavimento pelvico, a causa delle contrazioni e delle modificazioni dei tessuti. L‘impulso prende poi la strada dei fasci nervosi presenti all’altezza del sacro e nelle ultime vertebre lombari, poi viaggiando lungo il midollo spinale arriva al cervello che invia risposte ormonali agli organi interessati.

Alcuni esperti in materia, studiando la via del dolore, hanno formulato la Teoria del Gate Control: hanno notato che le fibre nervose che trasmettono il dolore sono di dimensioni maggiori rispetto a quelle di stimoli come pressione, caldo e freddo, ma queste ultime sono molto più veloci delle prime e raggiungono prima il cervello.

Quando queste fibre veloci vengono attivate, interferiscono con l’impulso più lento del dolore “chiudendo il cancello” e riducendone la percezione. Possiamo chiamarli stimoli competitivi, che prevalgono sul segnale del dolore e lo diminuiscono.

Partiamo da qui per scoprire insieme quali possono essere gli strumenti utili che potrai utilizzare durante le doglie:

  1. Respira, anzi Sospira! Durante la contrazione prova a sospirare sganciando la mandibola come nell’atto di appannare degli occhiali. Sarà più semplice lasciar andare le tensioni e ti prodispone al vocalizzo.
  2. Sostegno adeguato di una persona di fiducia che scegli per accompagnarti in quel momento. Il per-corso di accompagnamento alla nascita può in tal caso fornire al futuro papà degli strumenti utili per poterti sostenere nel modo giusto per te.
  3. L’acqua calda è il tuo primo grande alleato. Lo stimolo competitivo del calore ti permette di percepire minor dolore e di rilassarti, facendoti produrre endorfine e riducendo gli ormoni dello stress che ostacolano il travaglio. Un bagno o una doccia caldi, della temperatura ideale sul tuo polso, per un’ora, possono essere una buona strategia per abbandonare le tensioni e rilassare il perineo.
  4. Anche il massaggio, soprattutto nella zona lombare, perineale e della colonna vertebrale, compete con l’impulso doloroso fino a contrastarlo.
  5. L’apertura e l’elasticità del pavimento pelvico inoltre sono fondamentali per l’efficacia delle contrazioni ed il buon andamento del travaglio.
  6. Sentiti libera di muoverti: sperimenta e trova le posizioni più confortevoli per te, prediligendo quelle con il busto piegato in avanti, in modo da liberare ed aprire il bacino e rilassare la zona lombare. Dondola il tuo corpo al ritmo del respiro.
  7. Cerca il relax con delle visualizzazioni: se già in gravidanza hai scoperto il tuo luogo immaginario dove allontanare le tensioni e raggiungere un profondo rilassamento, in travaglio, tra una contrazione e l’altra  ti ci potrai reimmergere, raggiungendo uno stato di rilassamento profondo e mettendoti in ascolto del tuo bambino. Possono esserti d’aiuto in tal senso anche musicoterapia e aromaterapia.

La tua soglia del dolore è un bagaglio costituitosi prima del parto. Un aumento della tua consapevolezza ti aiuterà ad affrontare il travaglio superando i tuoi limiti e attivando le tue capacità, saprai prevedere le tue reazioni e avrai gli strumenti per vivere il momento con serenità. Cerca di coinvolgere per quanto possibile il tuo compagno in questo percorso di consapevolezza, così saprà come esserti utile e si sentirà al suo posto in sala parto.

Lascia andare: Il Travaglio e il Parto sono momenti in cui abbandonare il controllo e la tua parte razionale. Accogli la nascita del tuo bambino e i suoi tempi, non far caso alla durata perché ognuna di noi ha il proprio ritmo e tentare di controllarlo non giova all’apertura. Approfitta delle pause e rilassati: le endorfine aumenteranno e renderanno le contrazioni successive più efficaci.

Ti sarà utile a questo scopo arrivare al parto consapevole delle funzioni delle doglie: il dolore non è fine a se stesso, ma è un vostro grande alleato per il buon andamento della nascita.

Un rapido cenno va fatto sull’analgesia farmacologica.

Come sappiamo, molte donne negli ultimi anni si affidano all’epidurale come metodica di rimozione del dolore. Questa consiste in una procedura invasiva di analgesia, utilizzata prevalentemente in gravidanze e travagli fisiologici; uno strumento che la medicina mette a disposizione in caso di difficoltà a proseguire il travaglio di parto.

Consiglio di leggere attentamente il consenso informato che viene fatto firmare in sede di visita anestesiologica: l’epidurale, in quanto invasiva, può essere potenzialmente pericolosa per la mamma e/o il bambino.

Ogni coppia deve comunque sentirsi libera di fare la propria scelta senza sentirsi giudicata, ma pensando al meglio per se stessi e per il proprio figlio.

Affidati all’assistenza di un’ostetrica rispettosa ed accogliente, ti renderà tutto più semplice. Instaura un dialogo sincero e intimo con lei, mettila al corrente di come ti piacerebbe vivere questa esperienza unica e lei farà sicuramente il possibile per soddisfare le tue esigenze.

Vai incontro al tuo parto con serenità. Tieni a mente che la conoscenza e l’informazione rendono la scelta più tranquilla e consapevole.

Il dolore che affronterai è “la potenza della vita”, è la forza che ti farà dire “ora posso tutto”.