“ Portare i bambini in braccio e tenerli sempre accanto a sé è una pratica antica quanto il mondo.

Si è sempre risposto così alle esigenze dei nuovi nati che istintivamente cercano ciò che già ben conoscono e cioè la propria mamma.

Purtroppo dagli anni cinquanta, complice lo sviluppo economico, si è verificata una spinta verso lo scarso contatto madre e figlio. La madre doveva riprendere il proprio lavoro nel più breve tempo possibile ed il neonato avrebbe dovuto adattarsi a dei surrogati specifici quali succhiotti e latte in formula al posto del seno, passeggini e carrozzine al posto delle accoglienti braccia materne.

Non è stato un passaggio semplice e chiaramente si andava contro la natura umana. Ecco quindi che per favorire il processo si sono diffuse ideologie e culture che giustificavano queste scelte di basso contatto.

Il neonato veniva considerato furbo e manipolatore dei genitori, lo spettro del vizio era sempre dietro l’angolo e si diede inizio ad un “addestramento “ dei piccoli fin da subito.

 

CIO’ CHE NON VENIVA CONSIDERATO ERA SICURAMENTE L’ASPETTO PSICOLOGICO DELLA FACCENDA

I bimbi dopo un po’ imparavano l’autoconsolazione ma ad alto prezzo: l’insicurezza!

Grazie a studi, anche non molto recenti, si è capito invece che la costruzione di una base psicologica sicura nei primi anni di vita, risulta fondamentale per una crescita fisiologica e serena e per gettare solide fondamenta nella vita di ogni individuo.

Ecco quindi che a poco a poco nei primi anni del nuovo millennio, il bisogno di contatto dei neonati viene rivalutato. Si comprende che la coccola, la vicinanza, lo stare a contatto è importante tanto quanto il nutrimento ed a beneficiarne in maniera profonda sei tu, mamma, insieme al tuo bambino.

Se lo desideri ora puoi godere della continua presenza del suo piccolo, puoi abbassare la guardia perché senti che sta bene. Grazie a questa magnifica sensazione donata dal portare in fascia, nonostante tu regga il peso del bebè, puoi rilassarti e riposarti. Senti inoltre di rispondere in modo corretto alle necessità del tuo piccolo ed acquisti fiducia nelle tue capacità di mamma.

Il bimbo si ritrova in una situazione per lui già conosciuta nel grembo materno. Sente contenzione, calore, profumi e rumori rassicuranti. Può lasciarsi andare ad un lungo sonno ristoratore che porta beneficio a tutto il suo essere. Può conoscere il mondo pian piano e quando si sente pronto. Gode di un senso di protezione e sicurezza che gli consentono di svilupparsi nel migliore dei modi.

Inoltre la posizione che assume se portato correttamente in Fascia, seguendo le indicazioni di Esperte Consulenti, rispetta la fisiologia della colonna vertebrale del tuo bambino favorendone uno sviluppo armonioso e modula il peso sulla tua schiena e le iperpressioni sul Perineo evitandoti così fastidiosi disagi.

In questo modo riuscirai a percepire  la Nascita non più come un nuovo inizio, dove tutti devono imparare nuovi approcci, bensì un semplice e dolce continuo con la vostra Gestazione.

Certo qualcosa è cambiato, siamo nati! Ma…

ECCOTI QUA, GIA’ TI CONOSCO MAMMINA, GIA’ TI CONOSCO PICCOLO MIO, SIAMO GIA’ A BUON PUNTO, ED ORA…AVANTI TUTTA!!!