La tua Data di Scadenza è una tappa certa del percorso di nascita del tuo bambino .

Lo spogliatoio della piscina, al termine della pratica in acqua, è il momento ideale per scambiarsi riflessioni, idee e sensazioni riguardo il proprio vissuto come future mamme ma soprattutto sugli aspetti emozionali della gravidanza. Ed è stato proprio in un mite pomeriggio di Settembre, tra la doccia e la crema idratante, che Carlotta, futura mamma alla sua seconda gravidanza, sbotta con un sonoro “Mi sento proprio come il vasetto di yogurt che ho mangiato stamattina: da consumarsi preferibilmente entro la data di scadenza”. E le altre compagne di corso le hanno fatto da eco dando vita ad un accorato dibattito in cui hanno condiviso le loro sensazioni e frustrazioni.

Mi sono affiorati alla mente una serie di ricordi legati al mio vissuto come futura mamma delle mie date di scadenza e, sarà stata l’omonimìa, ho compreso in pieno il senso di impotenza e di sottile ansia che ha descritto Carlotta. Arrivata presso il termine infatti una serie di meccanismi hanno influenzato negativamente la mia serenità. Principalmente la sensazione del “tutto può succedere” che ti coglie impreparata per quanto tu possa aver frequentato i migliori corsi in circolazione o addirittura, come nel mio caso, tu sia un’esperta del settore.

Non si è mai completamente pronti, perché non c’è effettivamente un modo per prepararsi all’ignoto. E l’ignoto spaventa, sempre!

Ma anche l’idea che quando sarà scaduto quello yogurt sarai già mamma quindi la tua vita sarà già cambiata completamente può metterti in soggezione.

L’immagine che avevo di me stessa era esattamente quella di una biglia che inizia la sua corsa su di un piano inclinato. In questo mix di emozioni contrastanti poi si aggiungono anche parenti e amici che con tutte le migliori intenzioni chiamano o scrivono per avere notizie ma in realtà non fanno altro che ricordarti la fatidica data di scadenza. Il ginecologo in tutto questo ti ha già dato appuntamento per il controllo post-parto e presso il termine i controlli in Ospedale, o con l’Ostetrica domiciliare, si fanno più assidui. Ma come puoi fare per non soccombere alle pressioni della Data di Scadenza?

FAI UN RESPIRO PROFONDO. Esatto, il primo consiglio che voglio darti è quello di non dimenticarti di respirare. La respirazione addominale profonda è un ottimo modo per rilassare il corpo e la mente perché ossigena tutti gli organi interni, porta una maggiore quantità di ossigeno anche al tuo bambino e rinnova il liquido amniotico. Di conseguenza può aiutarti a calmare la mente e rallentare il turbinio di pensieri che la affollano.

SPEGNI IL TELEFONO. Incarica una persona di fiducia di gestire le tue pubbliche relazioni e limita al minimo indispensabile i contatti con l’esterno. Ricordati che sei molto vulnerabile ora, prova a selezionare chi e cosa ti aiuta a stare veramente bene e metti elegantemente in stand-by i generatori di ansia. Accoccolati nel tuo nido, in uno spazio-tempo solo tuo in cui rifugiarti per ritrovare la calma e risintonizzarti con le tue priorità di adesso.

NIENTE PANICO. La consapevolezza di ciò che sta accadendo di fornirà un nuovo punto di vista della cosa. Prova a fare questo esercizio. Prenditi 10 minuti solo per te ed immagina di osservarti dall’esterno. Guardati dettagliatamente e goditi anche questi ultimi sgoccioli di gestazione che non torneranno più e che sono unici e preziosi come tutto il resto dei nove mesi. Osserva la tua bellezza ora, il tuo, come si suol dire, “stato interessante”. Se stai tenendo un diario annotaci le cose che osservi di te per conservarne un divertente e delicato ricordo in futuro.

PARLA CON IL TUO BAMBINO. Voi siete un team! Non importa cosa provi, il tuo bambino lo sta già provando insieme a te, attraverso questo canale diretto che si è instaurato tra voi due durante tutta la gravidanza. Prova a riporre il telefono e le altre fonti di distrazione e a dedicati completamente al dialogo profondo con la tua piccola creatura. In questo scambio puoi condividere tutto ciò che provi, comprese le tue preoccupazioni e le tue sensazioni negative. Il tuo bambino si sentirà considerato e questo è il suo bisogno principale ora.

Se ti risulta complicato inizia con dei piccoli passi. Ascoltate ogni giorno un brano musicale insieme, mettendoti in contatto con le sue reazioni. Canta una ninna-nanna pensando intensamente a quando l’avrai fra le tue braccia. E perché non leggere ad alta voce un libro di favole o ancora meglio lo stupendo “La Gioia del Parto” di Ina May Gaskin? Ricordo ancora con molta tenerezza i pomeriggi in cui mi appollaiavo comodamente sulla mia sedia a dondolo leggendo a Giulia, ancora nel mio grembo, le esperienze delle donne riportate in questo commovente libro. Questi passaggi ti porteranno senza particolari sforzi ad instaurare un dialogo con la tua piccola creatura.

INFORMATI. La consapevolezza e la chiarezza sono, a mio avviso, l’arma migliore da utilizzare contro la paura. La maggior parte delle gravidanze, circa il 70%, dura esattamente 40 settimane quindi circa 280 giorni, ma non tutte. In base alla definizione dell’ACOG (Associazione Americana di Ostetricia e Ginecologia) si considera Oltre-Termine, quindi scaduta per rimanere in tema di yogurt, una gravidanza che supera le 42 settimane quindi 294 giorni dall’inizio dell’ultima mestruazione.

All’interno di questo lasso di tempo, 2 settimane più o meno, entrano in gioco diverse variabili come ad esempio la tua regolarità mestruale o un’eventuale ridatazione ecografica che andrebbe fatta all’ecografia del primo trimestre. Ma molto dipende anche dal decorso della gravidanza e da come state tu e il tuo bambino.

In caso di diabete gestazionale o di riscontro di una diminuzione del liquido amniotico durante gli ultimi controlli ad esempio, può essere necessario indurre il travaglio prima della data di scadenza per ridurre al minimo eventuali complicazioni. Per questo tipo di valutazioni affidati con fiducia alle Ostetriche che incontrerai in questo periodo, condividendo con loro le tue aspettative e i tuoi timori.

MUOVITI. L’immobilità infatti è una cattiva abitudine perfino a termine di gravidanza. Il movimento ideale per aiutare il posizionamento ottimale del bimbo è l’attività in acqua con esercizi mirati per il bacino, il pavimento pelvico, la respirazione ed il lasciar andare in generale. Ma se hai frequentato in gravidanza un corso di Acquamotricità, Yoga o Pilates rispolvera ciò che hai imparato e non fermarti proprio adesso.

Anche camminare a passo veloce un’ora al giorno aiuta il posizionamento del bimbo e prepara il tuo corpo al travaglio. Se poi è a contatto con la natura concilierà la tua introspezione e il vostro dialogo profondo. In generale rimanere a lungo a contatto con la natura ci riallinea ai ritmi naturali in cui ci dimentichiamo di essere immersi.

A casa procurati una Fit-Ball e sciogli le tensioni del tuo Bacino, invitando così il bimbo ad assumere la posizione ottimale, dondolando a destra e sinistra e poi in avanti e indietro ma anche facendo delle semplici rotazioni mentre leggi, chiacchieri con un’amica, giochi con gli altri bimbi o guardi la TV.

SPAZIO ALLA COPPIA. Non partire dal presupposto che il tuo compagno non sia interessato alla Data di Scadenza. In fin dei conti anche lui si sente un po’ così, in scadenza!  Ma spesso gli uomini esprimono le loro frustrazioni in modo diversi o scelgono di non esprimerle affatto. Il dialogo aiuta ad arricchirsi di diversi punti di vista e crea i presupposti, per entrambi, per poter condividere sensazioni ed emozioni.  Ma non solo.

Fate l’amore! In fin dei conti tutto questo percorso nasce da lì. Quale miglior modo per chiudere il cerchio?! L’amore innesca la produzione di ormoni che danno gratificazione e conforto, stimola a termine di gravidanza le contrazioni uterine e nel liquido seminale sono contenute Prostaglandine, cioè ormoni che in quest’epoca concorrono a favorire l’inizio del tuo travaglio e ti aiutano a rilassarti un po’.

La natura è saggia, ha pensato a tutto, ma purtroppo spesso ci dimentichiamo che siamo parte del processo naturale e preferiamo sentirci bisognosi di cure assistenziali che mammiferi.

La tua Data di Scadenza è una tappa certa del percorso di nascita del tuo bambino e contemporaneamente della nascita di una nuova mamma e di un nuovo papà.

Perché non vederla allora come un Nuovo Inizio?